Sta facendo discutere da giorni la Proposta di Legge di Maurizio Gasparri di cancellare il diritto all’aborto. Capiamo di cosa si tratta e cosa prevede!
Il 13 ottobre scorso, il senatore Maurizio Gasparri ha depositato una Proposta di Legge recante la “Modifica dell’articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del concepito”.
Si tratta di una idea tutt’altro che novella, essendo già stata oggetto di medesime Proposte di Legge da parte del senatore Gasparri anche nelle scorse Legislature. È proprio il senatore Gasparri, infatti, ad aver dichiarato ai giornali che presenta il ddl «da tempo all’inizio di tutte le Legislature» poiché è un impegno morale che aveva assunto con Carlo Casini del Movimento per la vita, precisando che la legge sull’aborto non va abolita, ma che andrebbe rispettata in tutte le sue norme.
Il testo presentato già nella scorsa Legislatura è composto solo da un articolo il quale dispone che l’articolo 1 del codice civile è sostituito dal seguente: «Art. 1. – (Capacità giuridica) – Ogni essere umano ha la capacità giuridica fin dal momento del concepimento. I diritti patrimoniali che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita».
Con la proposta in esame si intende, pertanto, attribuire capacità giuridica a ogni essere umano fin dal momento del concepimento e non al momento della nascita come avviene oggi. Se la proposta de qua venisse approvata, il feto verrebbe paragonato alla persona fisica nata e, di conseguenza, l’aborto verrebbe assimilato all’omicidio. Pertanto, la madre del feto potrebbe essere perseguita per il reato di omicidio.
Questa proposta, quindi, svuota interamente la legge 194 del 1978 che ha introdotto in Italia il diritto all’aborto. Un diritto che, come ha precisato la Corte Costituzionale con la sentenza n. 35 del 1997, non è possibile abrogare né porne in discussione i princìpi. Oggi, grazie a questa legge, la donna può richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari, con metodo farmacologico o chirurgico.
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